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NUOVA SABATINI- Una dotazione di 80 milioni di euro per supportare la capitalizzazione delle piccole e medie imprese.

Una dotazione di 80 milioni di euro per supportare la capitalizzazione delle piccole e medie imprese.

Le PMI che effettuano aumenti di capitale potranno accedere alla misura c.d. “beni strumentali d’impresa “, meglio conosciuta come Nuova Sabatini.
Entro la data di presentazione della domanda di contributo, la PMI deve avere deliberato un aumento del capitale sociale in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento. L’aumento di capitale può essere effettuato esclusivamente nella forma del conferimento in denaro e deve risultare dalla delibera adottata dalla PMI come “versamento in conto aumento capitale”.
Queste alcune delle novità del D.M. Imprese 19.01.2024, n. 43 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5.04.2024, n. 80) contenente le regole per la capitalizzazione delle PMI che intendono realizzare un programma di investimento.
La misura, con una dote di 80 milioni di euro, sostiene i processi di capitalizzazione delle PMI tramite l’incremento dell’ammontare del contributo Nuova Sabatini a fronte di investimenti effettuati in beni strumentali 4.0 e investimenti green o localizzati al Sud.

Soggetti beneficiari – Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, risultino in possesso dei requisiti di cui all’art. 7 D.M 22.04.2022 e dei seguenti ulteriori requisiti:

  • sono costituite in forma di società di capitali (società a responsabilità limitata, società a responsabilità semplificata e con socio unico, società per azioni e società in accomandita per azioni);
  • non annoverano tra gli amministratori o i soci persone condannate con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’art. 444 c.p.p., per il reato di cui all’art. 2632 c.c.

Non possono beneficiare delle agevolazioni in commento le PMI nei cui confronti sia verificata l’esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia (D.Lgs. 6.09.2011, n. 159).

Aumento di capitale – Il decreto (art. 5) stabilisce che, entro la data di presentazione del contributo, la società deve aver deliberato un aumento del capitale sociale non inferiore al 30% del finanziamento richiesto e deve essere versato, almeno il 25%, oltre l’intero valore del sovrapprezzo delle azioni, se è previsto. La quota restante va, invece, versata entra la data di presentazione delle singole richieste di contributo in misura quantomeno proporzionale. L’operazione deve avere la forma del conferimento in denaro.

Contributo per la capitalizzazione – Il contributo riconosciuto alle PMI per la capitalizzazione viene incrementato in base all’aumento del capitale sociale. La misura propone un sostegno alla capitalizzazione delle imprese tramite un incremento delle aliquote dell’agevolazione Nuova Sabatini rispettivamente pari a:

  • 5% per le micro e piccole imprese;
  • 3,575% per le medie imprese.

Presentazione della domanda di contributo in caso di aumento di capitale – La PMI che abbia deliberato l’aumento di capitale deve presentare la domanda di contributo utilizzando esclusivamente gli schemi definiti con il provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese. Attualmente i modelli dedicati ancora non sono disponibili.
Con la presentazione dell’istanza, la PMI si impegna alla sottoscrizione e al versamento dell’aumento di capitale deliberato. La PMI deve allegare alla stessa una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (artt. 47, 75 e 76 D.P.R. 28.12.2000, n. 445), attestante l’avvenuta adozione della delibera di aumento del capitale sociale.
Qualora la PMI beneficiaria non adempia al versamento dell’aumento di capitale, è fatto divieto di chiedere la conversione dell’istanza nella domanda ordinaria di accesso al contributo per investimenti in beni strumentali, 4.0 e green. Nel caso, l’impresa dovrà presentare una nuova domanda.