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Imprese italiane sui mercati esteri: le ricette del PNRR

Internazionalizzazione, contratti di sviluppo e tutela della proprietà industriale per rilanciare il “made in Italy”.

Nell’ambito della misura M1C2 (Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo) il PNRR prevede iniziative rivolte a promuovere lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane anche sui mercati internazionali. Si tratta delle azioni comprese nell’investimento 5 (Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione).

Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/1981 gestito da Simest – Ci si propone di sostenere l’internazionalizzazione delle PMI, agendo sui servizi offerti dal Fondo rotativo introdotto appunto con la L. 394/1981.
Le risorse finanziarie rese disponibili dal PNRR saranno dirette a investimenti a sostegno delle PMI italiane per favorirne lo sviluppo della competitività, in termini di innovazione e sostenibilità, con ricadute positive attese anche sui mercati internazionali (ad esempio: studi di fattibilità, partecipazioni a fiere internazionali, servizi di consulenza da parte di personale specializzato sui temi legati all’internazionalizzazione ed al commercio digitale, finanziamento di progetti tesi a favorire innovazioni di processo o di prodotto, finanziamento di progetti tesi a sostenere la transizione green dei processi di produzione e di gestione delle attività).

Competitività e resilienza delle filiere produttive – Il PNRR contempla un intervento volto a fornire un supporto finanziario agli investimenti (sia contributi, sia prestiti agevolati) attraverso lo strumento dei contratti di sviluppo, operativo dal 2012 allo scopo di finanziare investimenti strategici, innovativi e progetti di filiera, con particolare attenzione alle Regioni del Mezzogiorno. Il Piano stima che con le risorse messe in campo sarà possibile realizzare circa 40 contratti di sviluppo con un importante effetto leva sugli investimenti.

Infine, è prevista una riforma del sistema della proprietà industriale, che rappresenta un elemento fondamentale per proteggere idee, attività lavorative e processi generati dall’innovazione e assicurare un vantaggio competitivo a coloro che li hanno generati, tutti fattori che hanno sempre caratterizzato il sistema produttivo italiano e che distinguono le produzioni Made in Italy. Il Mise ha pubblicato le “Linee di intervento strategiche sulla proprietà industriale per il triennio 2021-2023” e successivamente ha lanciato una consultazione pubblica su tale documento strategico: anche sulla base degli esiti della consultazione, la riforma definirà una strategia pluriennale per la proprietà industriale, allo scopo di conferire valore all’innovazione e incentivare l’investimento nel futuro.