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Ammodernamento dei frantoi oleari: contributi a fondo perduto fino al 50% della spesa

Con fondi Pnrr le Regioni metteranno a bando contributi per rinnovare gli impianti di trasformazione dell’olio extravergine, migliorare la qualità del prodotto e la sostenibilità del processo produttivo

Il Ministero dell’agricoltura mette a disposizione 500 milioni di euro per unamisura Pnrr dedicata all’ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva: l’obiettivo è quello di migliorare la sostenibilità del processo produttivo, ridurre la generazione di rifiuti e favorirne il riutilizzo a fini energetici anche attraverso l’introduzione di impianti di molitura a estrazione a “2 o 3 fasi” di ultima generazione e il riutilizzo dei sottoprodotti a fini energetici.

Alla Puglia sono stati destinati 27,4 milioni per il Fondo frantoi e 47,6 milioni per il Fondo meccanizzazioni.

Beneficiari

Possono accedere alle agevolazioni le aziende agricole e le imprese agroindustriali, titolari di frantoi oleari, che effettuano estrazione di olio extravergine di oliva, sono iscritte nel portale dell’olio di oliva del Sian e hanno compilato il registro telematico di carico/scarico olio.

Intensità del contributo

Il beneficio consiste in un contributo a fondo perduto con una intensità definita dalle Regioni e Province autonome nel rispetto dei massimali consentiti dalla normativa comunitaria. In particolare per la Puglia e le altre regioni «meno sviluppate» l’aliquota di contributo applicabile non potrà superare il 50% dell’importi del costi ammissibili. Per le altre regioni il tetto è al 40%.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili spese per

  • ammodernamento degli impianti di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva e dei relativi sottoprodotti/reflui di lavorazione al fine di migliorare la performance ambientale soprattutto nella fase di produzione e gestione di sanse ed acque di vegetazione;
  • ammodernamento/ampliamento di fabbricati nella misura strettamente necessaria all’introduzione di nuovi impianti e tecnologie;
  • spese generali (onorari di architetti, ingegneri e consulenti; compensi per consulenze in materia di sostenibilità ambientale ed economica).

Non è ammissibile la mera sostituzione di impianti e attrezzature presenti in azienda, le spese di manutenzione di macchine, impianti e attrezzature esistenti.

Modalità di accesso

Il Ministero definirà ulteriori indicazioni con ulteriori provvedimenti di prossima pubblicazione, sulla base dei quali le Regioni emaneranno i bandi.