Ricerca e sviluppo con bonus maggiorato al Sud anche per il 2023
Credito di imposta fino al 45% per attività di ricerca, sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative
La legge di Bilancio 2023 conferma anche per quest’anno il credito di imposta per ricerca e sviluppo con le aliquote maggiorate dal decreto “Rilancio” per le regioni del Sud Italia.
Confermati anche gli altri crediti di imposta per innovazione design ma con percentuali ridotte.
Beneficiari
Possono accedere alle agevolazioni tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Agevolazioni concedibili
Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico delle imprese operanti nelle regioni del Sud è confermata la maggiorazione introdotta nel 2020 con il decreto “Rilancio” che porta il credito di imposta fino al 45% per le piccole imprese. Nel resto d’Italia questo credito d’imposta è riconosciuto, fino al 31 dicembre 2022, in misura pari al 20% nel limite massimo di 4 milioni di euro. Dal 2023 e fino al 2031 il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, il credito d’imposta è riconosciuto, fino al 2023, in misura pari al 10% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Per le attività di innovazione tecnologica 4.0 e green, finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto, fino al 2022, in misura pari al 15% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro. Nel 2023 il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.
Per le attività di design e ideazione estetica finalizzate ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali, il credito d’imposta è riconosciuto, fino al 2023, in misura pari al 10% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Spese ammissibili
Ai fini del calcolo del credito di imposta sono ammissibili, tra le altre, le spese per:
- personale con rapporto di lavoro subordinato o autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato
- quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software
- spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta
- spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta.
Modalità di accesso alla misura
Le imprese sono tenute a redigere e conservare una relazione tecnica asseverata che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai progetti o ai sotto progetti in corso di realizzazione.
Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.